L’arte non ha prezzo. Ecco i 10 quadri più costosi
L’arte non ha prezzo. Ecco i 10 quadri più costosi
I musei sono un vero e proprio luogo di culto per chi ama l’arte o vive di essa: quadri, opere, statue, affreschi e mosaici sono in grado di attrarre un flusso continuo di turisti in ogni parte del mondo. Quante volte, davanti ad un quadro, vi siete chiesti “Ma quanto costerà?” Nonostante l’arte non abbia un prezzo, alcune opere ce l’hanno…. Eccome! Scopriamo le 10 opere più costose mai vendute ad un’asta.
Inseguire la propria vocazione può spesso risultare difficile ma non impossibile: lo dimostrano i grandi artisti, che anche dopo secoli mettono a disposizione il loro talento affinchè si possano ammirare le loro opere e tramandare una cultura ed una sensibilità che cambia di secolo in secolo.
Oltre ai musei, ogni anno vi sono una grande quantità di aste, dove è possibile ammirare, ma soprattutto acquistare, quadri di grande valore. Ma a quale prezzo? Nel 2015 è stata stilata una classifica dei più costosi, che sono stati venduti per cifre che partono dai 6 zeri.
Al decimo posto, il Ritratto di Joseph Roulin di Vincent Van Gogh, risalente al 1889, è stato venduto per 108 milioni di dollari. Il protagonista del quadro è un postino, un caro amico del pittore, con il quale anche la sua famiglia aveva buoni rapporti. Di lui esistono sei diversi tipi di ritratti, tutti che risaltano la sua professione ma soprattutto il suo volto, caratterizzato da una folta barba, la quale fu paragonata da Van Gogh a quella di Socrate, come scrive in una lettera a suo fratello Theo durante il periodo in cui dipinse le sue opere.
Al nono posto, venduto per 112 milioni di dollari, spicca Nudo, foglie verdi e busto di Pablo Picasso. L’opera ritrae una delle amanti del pittore, Marie-Therèse Walter, rappresentata dal corpo femminile nella parte inferiore del quadro, ed il pittore stesso, rappresentato invece dal busto nella parte destra. Fu creato nel 1932, in un solo giorno, a seguito dell’incontro con la giovane donna nella metropolitana di Parigi, nel 1927. Si racconta che Picasso, vedendola, le si avvicinò, la prese sotto braccio e le disse: “Io sono Picasso. Tu ed io stiamo andando a fare grandi cose insieme”.
All’ottavo posto, uno dei quadri più famosi al mondo: L’urlo di Edward Munch, del 1893, venduto per 119,9 milioni di dollari. I colori, le linee ed il soggetto rappresentano l’angoscia e lo smarrimento provate dal pittore, che si ritrae mentre cammina su uno dei posti di Oslo, e che sente il suo animo attraversato da un senso di terrore, di paura e di tensione, trasmesse all’osservatore grazie ad un sapiente gioco di tecniche ed elementi espressivi, interpretando la vita attraverso un filtro drammatico e tensivo.
Doppietta per Picasso, che si aggiudica anche il settimo posto con l’opera Ragazzo con pipa del 1905, battuto all’asta per 126,4 milioni di dollari. La tela ritrae un ragazzo, conosciuto come Petit Louis, che era solito frequentare lo studio del pittore durante il suo soggiorno a Parigi. Lo sfondo, caratterizzato dai colori caldi, è in contrasto con la figura del protagonista, ritratto con colori freddi ed una pelle grigiastra, che gli dona volutamente un’aria malsana. La pipa, invece, sembra quasi passare in osservata, ma in realtà è al centro del quadro, come ad essere la protagonista velata di un’opera malinconica.
Pierre Auguste Renoir è al sesto posto, con l’opera Bal du moulin de la Galette, del 1876, venduto per 138,7 milioni di dollari. Era solito di Renoir rappresentare scene tipiche della vita mondana parigina. Nell’opera impressionista si percepisce un’atmosfera serena, di felice abbandono e di spensieratezza durante una domenica pomeriggio presso il Moulin de la Galette, un locale situato nel quartiere degli artisti, sulla collina di Montmartre.
Al quinto posto ritorna Van Gogh con un altro ritratto, quello del dottor Gachet, venduto per 146,5 milioni di dollari, del 1890. Paul Gachet era lo psichiatra del pittore, amante dell’arte e ben felice di posare per un ritratto, il quale rimase particolarmente soddisfatto della riuscita del quadro, tanto da volerne una copia solo per sé. Spicca, tra luci e colori, il viso del protagonista: triste, afflitto e sconsolato, dall’espressione “disillusa”, come viene definita dallo stesso Van Gogh, in una lettera indirizzata all’amico Paul Gauguin.
Si trova al quarto posto Gustav Klimt, con il Ritratto di Adele Bloch Bauer I e i suoi 153,6 milioni di dollari, del 1907. E’ uno dei quadri più rappresentativi della sua “fase d’oro”, in cui investì 3 anni della sua vita per poterlo realizzare, per via delle complesse elaborazioni in stile Jugendstil, ovvero l’impressionismo moderno, affiancato da naturalismo e simbolismo. L’opera ritrae una giovane donna appartenente ad una ricca e benestante famiglia ebrea, ben inserita nel mondo culturale viennese dell’800. La ricchezza del quadro non sta solo nelle linee, nei colori e nella tecnica, ma anche nella personalità femminile, di grande spicco non solo artistico, ma anche morale.
Venduto per 156,5 milioni di dollari, Woman di Willem de Kooning si merita il terzo posto. L’opera fa parte di un ciclo di sei grandi tele, realizzate tra il 1950 e il 1953, che rappresentano figure di donne viste frontalmente, dalle fattezze tondeggianti che rispecchiano poco la realtà, ma piuttosto la visione interpretativa dell’autore. Gli sfondi sono spesso tormentati, sui quali però risaltano i tratti salienti dei corpi femminili: lo sguardo e l’espressione degli occhi, il viso, la bocca, il seno e gli arti superiori. La caratteristica dell’opera è quella di dare l’impressione che non sia un quadro finito, ma anche in fase di elaborazione.
Secondo posto per Jackson Pollock ed il suo No.5, venduto per 159,4 milioni di dollari, del 1984. L’opera è uno dei maggiori contributi del movimento dell’espressionismo astratto. Il quadro è caratterizzato da diversi colori di pitture sintetiche e smalti lucidi, tra cui il grigio, il marrone, il bianco ed il giallo. L’autore dispose la tela sul pavimento, ed in assoluto silenzio, prese un barattolo pieno di colore ed iniziò a muoversi attorno al quadro stesso, gettandovi sopra via via sempre più colori, trascinato dal suo istinto.
Primo posto per I Giocatori di carte di Paul Cezanne, risalente al 1892-93, e battuto all’asta per 254 milioni di dollari. L’opera, caratterizzata da un’atmosfera austera, silenziosa e pacata, rappresenta due uomini ad un tavolo del bar, concentrati nel gioco delle carte. Al centro del tavolo una bottiglia, che separa il quadro a metà, creando due diverse dimensioni umane. I colori sono in perfetta armonia tra di loro, senza giochi di contrasti, ma anzi, risalta un senso di equilibrio, simmetria e coerenza.
*N.B. Il prezzo del valore dei quadri è stato attualizzato.
L’amore per l’arte è eterno: può cambiarne l’aspetto, ma non l’essenza.
Vincent Van Gogh