Giardino-terapia: quando la natura diventa una cura
Giardino-terapia: quando la natura diventa una cura
Un giardino può avere effetti terapeutici? Assolutamente sì e la cosa non deve stupire. Il contatto con la terra può farti sentire meglio, sia fisicamente che mentalmente.
L’idea di un giardino terapeutico può far sorridere, ma se ci pensi cosa c’è di più vero e attaccato alla vita se non una pianta che nasce da un piccolissimo seme, che può diventare un albero rigoglioso e produrre splendidi fiori?
Per giardino-terapia si intende creare e progettare degli spazi per soddisfare specifiche esigenze fisiche, psicologiche, sociali e spirituali delle persone che utilizzano uno spazio verde come cura di un malessere o di un disagio per affrontarlo e superarlo.
All’interno di esso possono sorgere anche una grandissima varietà di edifici e servizi, come ospedali, case di cura, residence di assistenza, ambulatori medici, centri oncologici, ospizi, ma anche comunità di anziani. Lo scopo principale è quello dell’integrazione tra flora e fauna naturale e l’uomo: quest’ultime si possono utilizzare per lo svolgimento di alcuni hobby, come il gardening, attività di ortocultura, la lettura di un libro su una panchina, lunghe passeggiate o semplicemente rilassarsi all’ombra di un albero secolare vicino ad un laghetto.
Per lavorare in questo campo, serve essere progettisti di giardini o garden designer, meglio se con una laurea inerente al settore, e collaborare con medici e psicologi per capire quali possono essere gli errori da evitare, per esempio, bisogna chiedersi: sono presenti bambini, disabili, anziani malati? Una volta analizzate le esigenze, si può procedere con il progetto, perché no, magari riqualificando un’area trascurata.
In un giardino terapeutico tutto deve essere studiato e curato nei minimi particolari: devono esserci le piante giuste per poter fare un percorso di aromaterapia e cromoterapia, riferimenti specifici per chi soffre di problemi di orientamento, spazi da dedicare all’agricoltura (anche un po’ di movimento è importante!) e al barefooting, l’ultima tendenza della benessere, ovvero camminare a piedi nudi in sentieri piacevoli entrando in contatto con diversi elementi naturali (erba, sabbia e così via).
Non bisogna dimenticare che un giardino è anche un luogo di incontro e scambio sociale, per questo deve essere accogliente, ospitale, sereno, confortevole, tanto da volerci passare più tempo possibile.
Io so che se l’odore fosse visibile, come lo è il colore, vedrei un giardino d’estate nelle nubi dell’arcobaleno.
Robert Bridges