Agrovoltaico: quando agricoltura e fotovoltaico si incontrano
Agrovoltaico: quando agricoltura e fotovoltaico si incontrano
Dopo un periodo di grande e profonda crisi, il sistema agricolo è in fase di ripresa, in un clima di positività e fiducia. A sostegno di questa teoria, nei prossimi 8 anni anche in Italia si investirà nell’agrovoltaico, con nuove opportunità lavorative per chi è del settore della produzione agricola.
L’agrovoltaico è una tecnica di produzione che permetterà agli agricoltori di coltivare i loro terreni e, contemporaneamente, di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili e ad emissioni zero, promuovendo un modello di sviluppo eco-sostenibile in grado di fornire alle comunità energia pulita e prodotti biologici.
La ricerca si è mossa per sfruttare l’energia solare su più livelli, integrando insieme il bisogno di energia, l’utilizzo del territorio e le produzioni agricole. La grande rivoluzione è che la sua tecnologica è applicabile anche ai terreni esondabili, oppure lungo le vie di comunicazione, argini e fiumi.
Questa soluzione ha grandissime potenzialità ed in Italia le province coinvolte in questo progetto sono Mantova e Piacenza. L’obiettivo, entro il 2026, è quello di diffondere la metodologia anche nel resto d’Italia e nelle pianure d’Europa, per poi espanderla anche nel Nord Africa, dove le aree desertiche garantirebbero una produzione energetica eccezionale, che potrebbe essere importata anche in Europa.
Il business che vi è alla base non è solo economico, ma anche sociale e lavorativo: gli investimenti non riguardano infatti solo il capitale ma anche le risorse umane. Le grandi aziende avranno bisogno di nuovi ricercatori che abbiano nozioni chimiche, biologiche, tecnologiche, informatiche ed anche ingegneristiche, soprattutto nel settore dell’energia elettronica, elettrica e meccanica.
Nuove offerte lavorative saranno destinate anche a operai e tecnici specializzati nell’allestimento corretto dei pannelli, che siano un punto di riferimento non solo durante la fase di costruzione, ma anche di manutenzione e di post-produzione.
Quello che ci aspetta è un futuro più sensibile nei confronti del verde e dei normali cicli naturali, con una mentalità più consapevole, attenta ed informata: contribuire a questo cambio di rotta significa fare la differenza.
La nazione che distrugge il proprio suolo, distrugge se stessa.
Franklin Roosevelt