Campus: perchè non aprirne uno in ogni città universitaria?
Campus: perchè non aprirne uno in ogni città universitaria?
In Italia sono ancora pochissimi, ma li conosciamo tutti: sono i campus universitari, aree universitarie pensate per i giovani studenti.
La storia dei campus nasce negli Stati Uniti e in Italia sono conosciuti con il nome di “cittadelle universitarie”. Sono delle aree universitarie comprensive di zone verdi, alloggi, biblioteche e sale studio, impianti sportivi e aree ristorative.
Nel nostro paese i campus sono pochissimi e situati nelle maggiori città di interesse universitario, come Roma, Pisa e Torino. L’Università di Bologna, la cui fondazione risale al 1088, è stata la prima del mondo occidentale. Da quel momento si è diffusa la promozione della conoscenza, dell’innovazione, della formazione, della cultura.
Che fine hanno fatto questi valori? Educare non significa solo dare basi pratiche per svolgere una professione, ma significa creare radici profonde per dare alla vita un senso più pieno, completo; a rendere l’uomo più consapevole, critico, centrato, capace di esprimere il suo potenziale umano e creativo. Significa guidare verso ciò che è giusto e ciò che è dannoso per sé e gli altri. Significa sostenere un avanzamento culturale per creare una società migliore.
Se stai leggendo tutto questo con un po’ di scetticismo, pensa che tutto è possibile: basta fare il primo passo.
Realizzare campus universitari in Italia significa promuovere la crescita degli studenti, prima di tutto individui, che attraverso un giusto percorso educativo possono essere in grado di sviluppare capacità ed abilità che altrimenti rimarrebbero nascoste. In un campus, gli studenti vivono in un ambiente indipendente e controllato, dove poter imparare a gestire il proprio tempo, svolgere le attività ludiche e di studio, accrescere il senso di responsabilità e coltivare i propri interessi.
Le facoltà su cui puntare maggiormente sono quelle che nell’ultimo anno hanno registrato il maggior numero di immatricolati: al primo posto Economia, seguita da Ingegneria, Giurisprudenza, Lettere e Medicina.
Abituatevi, educate voi stessi a fare tutto ciò che fate perfettamente, con cura e precisione; che il vostro agire non abbia niente di impreciso, non fate niente senza provarvi gusto, in modo grossolano. Ricordatevi che nell’approssimazione si può perdere tutta la vita, mentre al contrario, nel compiere con precisione e al ritmo giusto anche le cose e le questioni di secondaria importanza, si possono scoprire molti aspetti che in seguito potranno essere per voi fonte profondissima di un nuovo atto creativo.
Pavel Florenskij